Il grande cuore dell’Italia e dei suoi cuochi è stato il vero protagonista della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Baghdad nell’ambito della rassegna del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Agenzia ICE che promuove nel mondo la tradizione gastronomica italiana e i suoi valori. Il tema della settima edizione “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta” si è arricchito a Baghdad dell’inclusività delle iniziative realizzate grazie ai cuochi dell’associazione SEML – gli Chef Tommaso De Rosa, Luigi Malafronte, Aniello Somma, Nicodemo Catapano e Giovanni Russo – e al Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero “de Gennaro” di Vico Equense (NA), Prof. Salvador Tufano, tornati a Baghdad per il secondo anno consecutivo.
Grande successo ha ottenuto la Cena di Gala offerta dall’Amb. Greganti alla comunità internazionale residente a Baghdad, per cui gli chef hanno approntato un menù d’eccezione che, dal risotto al vitello e dalla mozzarella di bufala alla delizia al limone, rendesse omaggio alla varietà e alla creatività della gastronomia del nostro Paese da Nord a Sud. Altrettanto gradito e partecipato l’ormai immancabile Pizza Party in Ambasciata, che ha consentito ai circa 300 invitati di ammirare l’arte del pizzaiolo napoletano – iscritto nella lista del Patrimonio Immateriale UNESCO – e gustare la vera pizza “made in Naples”.
Particolarmente toccanti sono stati tre progetti dedicati ai più piccoli: “Mani in pasta!”, introduzione alla pasticceria italiana per bambini della scuola dell’infanzia, “Cuochi senza frontiere”, gioco-lezione di biscotteria con bambini portatori di disabilità e disagio fisico, e la visita alla Casa della Creatività di Hisham Al Dhahabi, casa-famiglia per ragazzi orfani. Il team italiano, oltre a divertire e saziare i piccoli chef con dolci pensieri, ha così dimostrato che la ricchezza della cucina italiana non risiede solamente nella sua sterminata varietà, ma anche nel suo ruolo di aggregatore sociale, nella sua inclusività e accessibilità, e nelle opportunità di lavoro e di riscatto sociale che offre a livello professionale.
Grande adesione hanno visto anche i corsi tenuti dagli chef per il personale docente e studentesco dell’Istituto iracheno per il Turismo: quattro i filoni di lezione – cucina italiana (antipasti e finger foods, pasta, carni e pesce, contorni e dessert), pizza, pasticceria e servizio di sala all’italiana – che hanno impegnato insegnanti e alunni per tutta la settimana con lezioni teoriche e pratiche, dimostrazioni e degustazioni prima di concludersi con la consegna di un attestato personale di partecipazione.
Il team italiano ha inoltre approfondito il tema della Settimana della Cucina 2022 con un workshop sulla dieta mediterranea e le sue caratteristiche, sempre rivolto ai giovani chef dell’Istituto iracheno per il Turismo, che hanno potuto apprezzare le caratteristiche del buon mangiare italiano, iscritto dal 2010 nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, e le numerose somiglianze con la cucina tradizionale irachena, basata su ingredienti, cotture e preparazioni affini alla gastronomia italiana.