Stabili, ampie e profonde, le relazioni tra Italia e Iraq risalgono al 1931, anno in cui fu aperta la prima rappresentanza diplomatica italiana a Baghdad sotto la guida di Guglielmo Rulli. Dopo l’adesione dell’Iraq alla Società delle Nazioni, nel 1935 anche Baghdad istituì una propria rappresentanza a Roma, affidandone la direzione al diplomatico Muzahim Al Pachachi, poi Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri iracheno. Oggi le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono assicurate dal lavoro dell’Ambasciata d’Italia a Baghdad e del Consolato Generale a Erbil e dall’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq a Roma.
Il Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione tra Italia e Iraq firmato nel 2007 costituisce il quadro normativo di riferimento per la cooperazione tra i due Paesi, impegnati a rafforzare i rapporti bilaterali in materia di economia, sicurezza, cultura, istruzione, scienza e tecnologia, settore medico sanitario, settore legale, giudiziario e amministrativo.
L’Italia è da anni impegnata nel sostegno e nell’addestramento delle forze armate e di sicurezza irachene sia nell’ambito della Coalizione internazionale anti-Daesh sia in seno alla Nato Mission in Iraq (NMI), di cui ha detenuto il comando dal maggio 2022 al maggio 2023.
In campo economico, l’Iraq è un importante partner commerciale sia come rilevante fornitore di energia sia come mercato per i prodotti made in Italy, con particolare riguardo ai settori metalmeccanico, elettrico ed elettronico, nonché per i servizi forniti da società di ingegneria civile e industriale e dell’Oil&Gas.
In materia di cooperazione culturale, sono 23 le Missioni archeologiche italiane attive in Iraq con la partecipazione di oltre 10 Università ed enti di ricerca italiani impegnati nella tutela e promozione del patrimonio culturale iracheno.
La visita del Presidente del Consiglio Meloni a Baghdad e Erbil nel dicembre 2022 e la Visita di Stato del Presidente della Repubblica Rashid a Roma, Bologna e Milano nel giugno 2023 hanno confermato l’impegno dei massimi vertici istituzionali dei due Paesi a qualificare ulteriormente le relazioni bilaterali.